dipinto di Steve Hanks
da La canzone del mendicante d'amore - Filippo Tommaso Marinetti Dalla finestra aperta, a quando a quando
il vento della notte
si rovesciava su di noi,
avvolgendo la sua groppa oscena
nella porpora delle tende...
Noi vedemmo la lampada d'oro svenire
come una bimba malata tra vaporosi lini,
e dolcemente morire!...
Vedemmo i casti bagliori della lampada
inginocchiarsi, venendo meno, lungo i muri,
come angeli preganti...
e i nostri sogni s'inchinarono, malinconici
e rassegnati, nel silenzio...
Allora il mio folle desiderio t'apparve
sguainato come una spada,
e, brancolando sul tuo corpo puro,
con un gesto selvaggio violentemente cercai
il tepore assorbente della tua bocca.
Fuori di noi, in una nera ebrietà,
sinistramente ci prendemmo le labbra,
come se commettessimo un delitto!
Le labbra mie s'accanirono
sulle tue, pesantemente,
e le nostre bocche ne furono insanguinate
come due lance!
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