Maurits Cornelis Escher - Ravello
Stanze, libro primo 106 - Angelo Poliziano Le 'gnude piante a sé ristrette accoglie
quasi temendo il mar che lei non bagne:
tale atteggiata di paura e doglie
par chiami invan le dolci sue compagne;
le qual rimase tra fioretti e foglie
dolenti Europa ciascheduna piagne.
“Europa”, suona il lito, “Europa, riedi”,
e 'l tor nuota e talor li bacia e piedi.
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