Svezzato e alla vita strappato - Emily Bronte
Svezzato e alla vita strappato,
che mattino era ancora il tuo giorno,
a una tomba-prigione per sempre incatenato,
che della luce non vedrà il ritorno.
Pure in ginocchio ringrazia il potere
che ti costringe schiavo all’agonia;
queste catene, queste celle nere
ti tolgono a più orrenda prigionia.
Devi dir grazie al tuo persecutore:
l’altro abbandono avrebbe ucciso il cuore.
D’erica e felce ai monti la sorgente
liberava selvaggio il suo torrente;
tutto avrebbe travolto da quel seno
rovinando alla riva senza freno.
Svezzato e alla vita strappato,
che mattino era ancora il tuo giorno,
a una tomba-prigione per sempre incatenato,
che della luce non vedrà il ritorno.
Pure in ginocchio ringrazia il potere
che ti costringe schiavo all’agonia;
queste catene, queste celle nere
ti tolgono a più orrenda prigionia.
Devi dir grazie al tuo persecutore:
l’altro abbandono avrebbe ucciso il cuore.
D’erica e felce ai monti la sorgente
liberava selvaggio il suo torrente;
tutto avrebbe travolto da quel seno
rovinando alla riva senza freno.
Nessun commento:
Posta un commento