7 marzo 2019

da 'Il Canto di Sheherazade' di Grazia Fresu

Artemisia Gentileschi - Autoritratto come suonatrice di liuto, 1615-1617 circa
Minneapolis, Curtis Gallery
da 'Il Canto di Sheherazade' di Grazia Fresu

“Vanto dell’esser femmina potente,
maestra della sfinge e dei confini,
cantava Sheherazade e lacrime salivano
a turbarne l’anelito di fiamma,
falce d’oriente alzata a rischiarare
palmizi di smeraldo, sorriso dell’avorio
che esaltava nella notte il suo canto,
era il narrare dolce, carezza più soave
dell’incenso, trappola preparata
a rinfrescare l’arsura dei deserti.”
 (…)

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