7 marzo 2019

Sonetto XVIII - William Shakespeare

Raffaello (attribuito) - La Perla di Modena, olio su tavola (35x30 cm),1518-1520 circa. Galleria Estense di Modena.
 Sonetto XVIII - William Shakespeare

Dovrei paragonarti a una giornata d'estate?
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell’estate è fin troppo breve.

Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo
e spesso il suo aureo volto è offuscato,
e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,
sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.

Ma la tua eterna estate non sfiorirà,
né perderai possesso della tua bellezza;
né morte si vanterà di coprirti con la sua ombra,

poiché tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finché uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, daranno vita daranno vita a te.

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