Tintoretto - Susanna e i vecchioni, 1557 circa, olio su tela 147×194 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna
Cinabro, saturo di autoriflessione – Patricija Dodič
Intorpidita nell’anatomia delle parole sciacquo l’inverno dal sangue.
Seni voluttuosi e qualche cicatrice.
Mascherata in nebbia svaporo come l’afa prima della tempesta.
Concentrata.
Oltre l’immaginazione smaltata canterei le mie ansie fino all’esaurimento.
Attraverso veli di sollecitudine mi scatenerei selvaggiamente.
Sparsa come le briciole chiedo una nuova accensione delle stelle.
Gli errori spariscono con la raccolta delle spine.
Toglierò il nocciolo a quel paio di pensieri strampalati.
Ammanterò di cinabro il nostro giorno.
Trad. Jolka Milič
da Fili d’aquilone
Intorpidita nell’anatomia delle parole sciacquo l’inverno dal sangue.
Seni voluttuosi e qualche cicatrice.
Mascherata in nebbia svaporo come l’afa prima della tempesta.
Concentrata.
Oltre l’immaginazione smaltata canterei le mie ansie fino all’esaurimento.
Attraverso veli di sollecitudine mi scatenerei selvaggiamente.
Sparsa come le briciole chiedo una nuova accensione delle stelle.
Gli errori spariscono con la raccolta delle spine.
Toglierò il nocciolo a quel paio di pensieri strampalati.
Ammanterò di cinabro il nostro giorno.
Trad. Jolka Milič
da Fili d’aquilone
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