Edward Hopper - Route 6 Eastham
I fili del telegrafo – Marina Cvetaeva
4
Autocratica contrada!
Fili del telegrafo!
Delle mie magniloquenti smanie
urlo – dal ventre e nel vento!
E il metro strappa il cuore
con magnetiche scintille.
“Misura, metro?” La quarta di
mensione mi vendica. Sopra le
metriche – morte – false te
stimonianze – corri, urlo!
Sss! E se d’un tratto, la testa
rovesciata in alto (pali e fili
sono dappertutto!) – tu capissi:
questo discorso strano è solo
lamento randagio che ha perso
la strada, pianto. “È vuoto
il mondo senza l’amato!” –
di un usignolo in amore…
traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
4
Autocratica contrada!
Fili del telegrafo!
Delle mie magniloquenti smanie
urlo – dal ventre e nel vento!
E il metro strappa il cuore
con magnetiche scintille.
“Misura, metro?” La quarta di
mensione mi vendica. Sopra le
metriche – morte – false te
stimonianze – corri, urlo!
Sss! E se d’un tratto, la testa
rovesciata in alto (pali e fili
sono dappertutto!) – tu capissi:
questo discorso strano è solo
lamento randagio che ha perso
la strada, pianto. “È vuoto
il mondo senza l’amato!” –
di un usignolo in amore…
traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
Nessun commento:
Posta un commento