17 maggio 2015

Il senso del giocoliere - Wallace Stevens

Marc Chagall - Il giocoliere
Il senso del giocoliere - Wallace Stevens
 
I pro­pri grandi voli, i pro­pri bagni domenicali,
i pro­pri squilli alle nozze dell’anima
capi­tano come capi­tano. Così nuvole bluastre
capi­ta­rono sopra la casa vuota e le foglie
del rodo­den­dro sba­tac­chia­rono il loro oro,
come se ci vivesse qual­cuno. Che maree di bianco
pro­rup­pero dalle nubi… Così il vento
sca­gliò la sua forza con­torta attorno al cielo.
Avre­sti potuto dire che la ghian­daia blu
sarebbe sfrec­ciata sot­to­terra? È una ruota, i raggi
intorno al sole. La ruota soprav­vive ai miti.
L’occhio di fuoco nelle nuvole soprav­vive agli dei.
Pen­sare a una colomba con gli occhi di granata,
a pini che sono cor­nette, così capita,
a un’isoletta piena di oche e stelle:
può essere che solo l’uomo ignorante
abbia qual­che pos­si­bi­lità di unire la sua vita
alla vita che è sen­suale, sposa per­la­cea, la vita
che è fluida per­sino nel bronzo più invernale.

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