17 maggio 2015

Sonetti a Orfeo – Rainer Maria Rilke 1 XXVI

Giorgio Lazzarini - Orfeo e le baccanti
Sonetti a Orfeo – Rainer Maria Rilke
1
XXVI

Ma tu, divino, tu che ancora all’estremo intonavi
Quando contro si scagliava l’orda delle Menadi sprezzate,
tu che di sonore armonie coprivi quelle grida, splendore;
dalle forze devastanti la tua musica saliva a edificare.

Tra loro nessuna infranse la tua lira e la tua testa.
Se anche imperversavano furenti, ogni pietra
Acuminata che lanciavano al tuo petto
Lieve ti sfiorava e docile all’ascolto.

Ma poi, aizzate da vendetta, di te fecero scempio
Mentre ancora la tua nota in rocce e leoni indugiava
E in alberi ed uccelli. E là tu canti ancora.

Oh tu dio perduto, traccia infinita! Solo
Perché l’odio lacerante in pezzi ti disperse,
noi ora siamo creature in ascolto, una bocca della natura.

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