dipinto di Kenton Nelson
Vediamo il vento segreto – Dylan ThomasVediamo il vento segreto levarsi dietro il cervello,
La sfinge della luce gravare sugli occhi,
Tradurre nel cielo il cifrario delle stelle.
Una notte segreta scende
Fra cranio, cellule, e orecchie incasellate
Che trattengono per sempre la morta luna.
Un grido salì al cielo come un razzo, sofferenza
Dalla ressa dei ciechi che adornano la fronte
Della città, doratori di strade,
Mano di plebaglia che saluta
L’affaccendata fratellanza
Di sbarra e ruota che risveglia i morti.
Una divinità cittadina, scolpita nell’acciaio, mossa
Da turbina, scintilla nelle elettriche vie;
Un salvatore cittadino, nel frutteto
Di lampioni e di frutti ad alto voltaggio,
Parla un ferreo vangelo ai derelitti
Manovratori di ruote e fissatori di bulloni.
Udiamo il vento segreto levarsi dietro il cervello,
La voce segreta gridare dentro gli orecchi,
Il vangelo cittadino urlare al cielo.
Sopra l’elettrica divinità
Cresce un unico Dio, più potente del sole.
Le città non ci hanno tolto gli occhi.
da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni
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