Carl Vilhelm Holsøe - Interior with a Cello
Echi - Enzo Montano
“La Stock di Trieste, famosa nel mondo per i suoi brandy,
vi invita all’ascolto…..
La voce stentorea di Roberto Bortoluzzi
apriva la finestra immaginaria sugli stadi,
andava in onda il rito della domenica italiana
nella cristalliera bicchierini sfaccettati di riflessi
erano cornice al giallo millefiori con il ramo
in bella mostra tra le foto di famiglia in posa
Il tempo cristallizzato nello sfrigolio di ingombranti radio,
unica emissione acustica ammessa al consesso austero,
non sempre captavano le giuste onde necessarie
tra le vibranti imprecazioni di ascoltatori ansiosi
spesso la voce intermittente sacrificava qualche azione memorabile
…. ci collegheremo con lo stadio di San Siro dove Enrico Ameri….
poi Genova per Sampdoria Fiorentina...
Dopo il pranzo della festa ore quattordici e trenta
chi aveva compiti da fare chi piatti da lavare e rassettare
tutto con accortezza estrema senza disturbare
quell’esercito immenso di tifosi in attesa riverente
dell’unica occasione data per seguire le partite:
anche il calcio era discreto ed elegante in quei lontani pomeriggi.
... Attenzione, vantaggio della Roma al quarantasettesimo…
irrompeva tra un boato la raucedine di Ciotti
Le voci metalliche narravano mirabolanti imprese
di cavalieri in magliette sognate mille volte
nel loro compimento su quei prati sempre verdi
un tiro sbilenco che si spegneva a cinque metri dalla porta
diventava parabola balistica partita da distanza siderale
gesto degno di un campione inarrivabile col sette sulla maglia
una parata era l’impresa ennesima del ragno nero
implacabile guardiano dei tre pali mai violati.
…. Scusa Ameri scusa Ameri, qui alla Favorita….
tuonava l’invadenza di Luzzi.
L’ora fatidica passava senza eccessi e senza
giacche colorate o capigliature variopinte
di chi tutto aborrisce strepita e urla iperboliche assonanze
si andava al bar e al cospetto di un amaro
si attendeva il secondo tempo in televisione
unico evento concesso nell’intera settimana,
così gli ultimi spiccioli della domenica scorrevano
in garbate discussioni su classifica calci di rigore
Rosato Bercellino Garzena Altafini e Barison
...se la tua squadra del cuore ha vinto brinda con Stock 84,
se la squadra del cuore ha perso consolati con Stock 84.
Quel calcio è solo nei ricordi, scomparse le atmosfere lontane
la tv di tutti giorni nelle case ha travolto quei momenti
adesso calcio e gazzarra permanente hanno svilito ogni riferimento.
L’esultanza in mezzo ai morti nella primavera dell’ottantacinque
frantumò ogni cristallo....
quella sera la mia partita terminò.
E a Trieste non c’è più neanche la Stock.
“La Stock di Trieste, famosa nel mondo per i suoi brandy,
vi invita all’ascolto…..
La voce stentorea di Roberto Bortoluzzi
apriva la finestra immaginaria sugli stadi,
andava in onda il rito della domenica italiana
nella cristalliera bicchierini sfaccettati di riflessi
erano cornice al giallo millefiori con il ramo
in bella mostra tra le foto di famiglia in posa
Il tempo cristallizzato nello sfrigolio di ingombranti radio,
unica emissione acustica ammessa al consesso austero,
non sempre captavano le giuste onde necessarie
tra le vibranti imprecazioni di ascoltatori ansiosi
spesso la voce intermittente sacrificava qualche azione memorabile
…. ci collegheremo con lo stadio di San Siro dove Enrico Ameri….
poi Genova per Sampdoria Fiorentina...
Dopo il pranzo della festa ore quattordici e trenta
chi aveva compiti da fare chi piatti da lavare e rassettare
tutto con accortezza estrema senza disturbare
quell’esercito immenso di tifosi in attesa riverente
dell’unica occasione data per seguire le partite:
anche il calcio era discreto ed elegante in quei lontani pomeriggi.
... Attenzione, vantaggio della Roma al quarantasettesimo…
irrompeva tra un boato la raucedine di Ciotti
Le voci metalliche narravano mirabolanti imprese
di cavalieri in magliette sognate mille volte
nel loro compimento su quei prati sempre verdi
un tiro sbilenco che si spegneva a cinque metri dalla porta
diventava parabola balistica partita da distanza siderale
gesto degno di un campione inarrivabile col sette sulla maglia
una parata era l’impresa ennesima del ragno nero
implacabile guardiano dei tre pali mai violati.
…. Scusa Ameri scusa Ameri, qui alla Favorita….
tuonava l’invadenza di Luzzi.
L’ora fatidica passava senza eccessi e senza
giacche colorate o capigliature variopinte
di chi tutto aborrisce strepita e urla iperboliche assonanze
si andava al bar e al cospetto di un amaro
si attendeva il secondo tempo in televisione
unico evento concesso nell’intera settimana,
così gli ultimi spiccioli della domenica scorrevano
in garbate discussioni su classifica calci di rigore
Rosato Bercellino Garzena Altafini e Barison
...se la tua squadra del cuore ha vinto brinda con Stock 84,
se la squadra del cuore ha perso consolati con Stock 84.
Quel calcio è solo nei ricordi, scomparse le atmosfere lontane
la tv di tutti giorni nelle case ha travolto quei momenti
adesso calcio e gazzarra permanente hanno svilito ogni riferimento.
L’esultanza in mezzo ai morti nella primavera dell’ottantacinque
frantumò ogni cristallo....
quella sera la mia partita terminò.
E a Trieste non c’è più neanche la Stock.
dalla raccolta: Ritratti
Apollo Edizioni, 2019
Proprietà Letteraria riservata
© by apollo Edizioni di Antonietta Meringola
C/da Cretarossa, 32 - 87043 Bisignano (Cosenza)
info@apolloedizioni.it
Apollo Edizioni, 2019
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C/da Cretarossa, 32 - 87043 Bisignano (Cosenza)
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