Vincent Van Gogh - Dune
Cantico dell’uomo Baal – Bertolt Brecht1.
Quando crebbe nel materno bianco ventre Baal
già era il cielo così grande e quieto e scialbo
giovane e nudo e immensamente strano
come piacque allora a Baal, quando Baal nacque.
2.
E restava in gioia o pena là quel cielo
anche se non lo vedeva, beato in sonno, Baal:
viola a notte se Baal ubriaco;
se, all’alba, mite Baal, come albicocca scialbo.
3.
Degli empi nel groviglio di vergogna
giacque ignudo e si torse in pace Baal.
Solo il cielo, ma celava il cielo
possente, sempre, la sua nudità.
4.
Tutti i vizi a qualche cosa servono,
e anche l’uomo, Baal diceva, che li pratica.
Son qualcosa i vizi, se si sa quel che si vuole.
Due sceglietevene: ché è troppo, uno.
5.
Così pigri no, non subito stanchi:
ché godere, perdìo, non è facile!
Membra robuste ci vogliono, esperte anche:
mentre guasta, troppo grasso, un ventre.
6.
Fissa gli avvoltoi gonfi lassù Baal,
che il cadavere Baal dai cieli aspettano.
Qualche volta Baal fa il morto. Uno giù
piomba e Baal a cena, zitto, un avvoltoio si mastica.
7.
Sono astri sinistri nella valle di pianto
ruminando Baal vasti campi pascola.
Quando sono spogli, trotta Baal e canta
per la selva eterna verso il sonno.
8.
E quando il ventre buio Baal giù trae,
che è il mondo ancora per Baal? Sazio è Baal.
Tanti cieli Baal sotto le ciglia porta
che ha cielo da bastargli anche da morto.
9.
Quando dentro il ventre buio della terra Baal marcì
era ancora il cielo grande e quieto e scialbo
giovane e nudo e immensamente splendido
come piacque allora a Baal, quando Baal fu.
(1919)
trad. Ruth Leiser e Franco Fortini
....mi lascia sgomenta....BAAL aveva in pugno anche la morte ....
RispondiElimina9.Quando dentro il ventre buio dedlla terra BAAL marcì ......