Vincent van Gogh, campo di papaveri, 1890
Eeva-Liisa Manner - BachÈ corrente,
pietre che si affastellano in ponti,
i draghi cesellati sott’acqua dormono dorati
scale che salgono verso molte case bianche,
riposo e libertà in una giottesca profondità di bistro.
Il tempo sospeso
costruisce una città,
al suo interno un’altra città,
ponti con all’interno altri ponti,
cavalli candidi come la neve e per carrozze di luce,
scale, echi, porte di spazio moltiplicate:
e porte si aprono aprono –
Si aprono becchi purpurei, sono variazione e flauto,
si aprono ali lanciate, in crescendo, sono una fuga,
le torri gorgogliano, l’erba scorrente
intreccia musica da luce e acqua.
Mosaico di notte, e fogli illuminati.
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