9 ottobre 2019

“Che” – Enzo Montano

“Che” – Enzo Montano

“Che”
Tutte le volte che hai
“affondato i talloni nel ventre di Ronzinante”,
il cuore era frantumato tra la folla sterminata:
bimbi scuri affamati e senza espressione,
contadini senza volto e con profondi solchi nel viso.
Mai avevano alzato lo sguardo all’azzurro del cielo,
i lucenti colori dell’arcobaleno erano ignoti.

“Che”
Hai sfidato tiranni del potere e ladri dell’oro dei popoli
per regalare il lampo di un sorriso
a occhi incapaci di sorridere infossati e rassegnati.
È stato un film di “Charlot” su muri dall’incerto intonaco,
a colorare folle di bimbi di campagna.
La dignità con case alla loro esistenza e libri per i saperi:
consapevole speranza di essere e reagire.

“Che”
i padroni non lo sono mai per caso.
Hanno sventrato quella foresta troppo verde
dove troppe erano le officine che coniavano:
assedio fame aerei napalm e mercenari
e torture e falsità insieme hanno marciato.
L’imperativo era, è, distruggere villaggi, straccioni e fantasia.
Ma qualche volta i miserabili imparano a sognare
e con te hanno vinto!

“Che”
La gioia, sui volti delle ragazze della rivoluzione
è stato il nutrimento di generazioni, anche della mia,
amanti di nuvole e allegre capriole di fumo
stanchi di pensare alla libertà come ad una parola.
Cuba è stata la casa della mia anima,
dove su ogni goccia di liquido lacrimale
per gli uomini e le donne cadute,
garrisce una bandiera iridescente della loro eternità.

“Che”
Quanti Kerenski hanno accerchiato il sogno non concesso!
Con cento e cento colpi ancora e poi ancora alti cento
ed un ultimo proiettile dritto nella testa
hanno giustiziato il tuo corpo, solo il corpo.
La paura ha immediatamente invaso i loro cervelli,
l’impotenza danzava beffarda nei loro crani
con essa il tuo volto di rivoluzionario.
Ed è ancora così!

“Che”
i sogni il pensiero la fantasia hanno ali possenti
sfuggono ai sicari mercenari del profitto,
non hanno capito, non sanno capire, non lo capiranno.
il comandante Ernesto “Che” Guevara
guiderà all’infinito l’immenso esercito rosso.

“Che”
donne uomini bambine e bambini
doneranno un brandello del loro cuore
saranno mattoni di spessi muri di case multicolori
della più grande città illuminata dal sole.

“Che”
Hasta la victoria siempre!

Ottobre 1992

da “Ritratti”, Apollo Edizioni, 2019

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