14 ottobre 2019

Un amore – Dino Buzzati

dipinto di Andrew Atroshenko
Un amore – Dino Buzzati
Eppure, c’era dentro qualcosa di turpe. La prostituzione forse lo attraeva proprio per la sua crudele e vergognosa assurdità. La donna, forse a motivo dell’educazione familiare, gli era parsa sempre una creatura straniera, con una donna non era mai riuscito ad avere la confidenza che aveva con gli amici. La donna era sempre per lui la creatura di un altro mondo, vagamente superiore e indecifrabile. All’idea che una giovanetta di diciott’anni, per guadagnare quindicimila lire, andasse in letto, senza preamboli di sorta, con un uomo mai visto né conosciuto, e si lasciasse godere l’intero corpo, partecipando anzi con slanci lussuriosi più o meno simulati, a questa idea Dorigo provava un moto di incredulità e di rivolta. Come se ci fosse dentro qualcosa di completamente sbagliato.
Da questo pensiero aspro e dolente, da questa incapacità di ammettere, nasceva però il desiderio. Una donna per bene, che fosse andata in letto con lui per amore disinteressato, gli sarebbe piaciuta infinitamente meno. Sadismo forse? Il perverso compiacimento di vedere una cosa bella, giovane e pulita, assoggettarsi come schiava alle pratiche più sconce?

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