dipinto di Anna Bocek
Un amore strardinario - Nizar Qabbani
Quel che più mi tortura del tuo amore
È che non sono in grado di amarti di più
Quel che più mi infastidisce dei miei cinque sensi
È che restano cinque… nessuno di più
Una donna straordinaria come te
Ha bisogno di sensi straordinari
Amori straordinari
Lacrime straordinarie
E di una quarta religione
Che abbia i suoi precetti, i suoi rituali, il suo paradiso
e il suo inferno
Una donna straordinaria come te
Ha bisogno di libri scritti per lei sola
Di un dolore che sia solo suo
Di una morte che sia solo sua
E di un tempo con milioni di stanze
In cui abitare da sola
Ma io, purtroppo
Non sono in grado di impastare gli attimi
A mo’ di anelli da metterti alle dita
L’anno infatti è governato dai mesi
I mesi dalle settimane
Le settimane dai giorni
E i miei giorni sono governati dal susseguirsi della
notte e del giorno
Nei tuoi occhi viola.
Quel che più mi tortura del tuo amore
È che non sono in grado di amarti di più
Quel che più mi infastidisce dei miei cinque sensi
È che restano cinque… nessuno di più
Una donna straordinaria come te
Ha bisogno di sensi straordinari
Amori straordinari
Lacrime straordinarie
E di una quarta religione
Che abbia i suoi precetti, i suoi rituali, il suo paradiso
e il suo inferno
Una donna straordinaria come te
Ha bisogno di libri scritti per lei sola
Di un dolore che sia solo suo
Di una morte che sia solo sua
E di un tempo con milioni di stanze
In cui abitare da sola
Ma io, purtroppo
Non sono in grado di impastare gli attimi
A mo’ di anelli da metterti alle dita
L’anno infatti è governato dai mesi
I mesi dalle settimane
Le settimane dai giorni
E i miei giorni sono governati dal susseguirsi della
notte e del giorno
Nei tuoi occhi viola.
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