Gustave Courbet - The Somnambulist
Alla sua donna - Francesco Berni
Chiome d’argento fine, irte e attorte
senz’arte, intorno a un bel viso d’oro;
fronte crespa, u’ mirando io mi scoloro,
dove spunta i suoi strali amore e morte;
occhi di perle vaghi, luci torte
da ogni obbietto disuguale a loro;
ciglia di neve, e quelle, ond’io m’accoro,
dita e man dolcemente grosse e corte;
labbra di latte, bocca ampia celeste,
denti d’ebano, rari e pellegrini,
inaudita, ineffabile armonia;
costumi alteri e gravi: a voi, divini
servi di amor, palese fo, che queste
son le bellezze de la donna mia.
Chiome d’argento fine, irte e attorte
senz’arte, intorno a un bel viso d’oro;
fronte crespa, u’ mirando io mi scoloro,
dove spunta i suoi strali amore e morte;
occhi di perle vaghi, luci torte
da ogni obbietto disuguale a loro;
ciglia di neve, e quelle, ond’io m’accoro,
dita e man dolcemente grosse e corte;
labbra di latte, bocca ampia celeste,
denti d’ebano, rari e pellegrini,
inaudita, ineffabile armonia;
costumi alteri e gravi: a voi, divini
servi di amor, palese fo, che queste
son le bellezze de la donna mia.
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