opera di Juan Medina
Giovanni Orelli - A Farewell
Io mi pento e mi dolgo del non coraggio avuto
a chiederti: chi sei? che fai? da dove vieni?
Slenzio e imaginativa, con sue nubi e sereni.
Come facevo un tempo. Così sono rimasto muto.
Su cose della bellezza tua (temuta?)
su mani volto di tuoi capelli il biondo.
Salveranno (pensavo) con altro vento il mondo?
Salvezza può venire da bellezza? Sono rimasto muto.
Poco prima che arrivassimo alla fine, a Como
come avevo promesso a Milano nel mio inglese giù
dissi dopo il vasto silenzio: "We are in Como".
Come scendevi balbettai: "I'll never never see you
again". Mandai in extremis bacio con le dita
e tu idem, in più un lampo, tu, di gioia divertita.
Poesia n. 323 Febbraio 2017
Giovanni Orelli. Come le api di Montaigne, a cura di Pietro De Marchi
Io mi pento e mi dolgo del non coraggio avuto
a chiederti: chi sei? che fai? da dove vieni?
Slenzio e imaginativa, con sue nubi e sereni.
Come facevo un tempo. Così sono rimasto muto.
Su cose della bellezza tua (temuta?)
su mani volto di tuoi capelli il biondo.
Salveranno (pensavo) con altro vento il mondo?
Salvezza può venire da bellezza? Sono rimasto muto.
Poco prima che arrivassimo alla fine, a Como
come avevo promesso a Milano nel mio inglese giù
dissi dopo il vasto silenzio: "We are in Como".
Come scendevi balbettai: "I'll never never see you
again". Mandai in extremis bacio con le dita
e tu idem, in più un lampo, tu, di gioia divertita.
Poesia n. 323 Febbraio 2017
Giovanni Orelli. Come le api di Montaigne, a cura di Pietro De Marchi
Nessun commento:
Posta un commento