opera di Fernando de Szyszlo
In una dimora sotterranea a forma di caverna* – Pandelis BukalasAlla fine è di vetro la nostra caverna.
Scintillante.
Sotterranea, certo,
anche se abitiamo ai piani alti.
Incatenati
uno volontariamente, l’altro rassegnato
un altro consumato dalla vita.
Accendiamo
con l’anima assonnata
il televisore prima ancora della luce,
casomai prendiamo in prestito una fiamma
o una vita.
Ingoiamo ombre di ombre
idoli di idoli
e pensiamo stoltamente che questo sia il mondo.
E’ di vetro la scatola che ci tritura
e noi immobilizzati nell’illusione
che la governiamo.
Ma quale Platone!
E’ Kazantzidis.**
Ti do un colpo e ti spezzo…
Prima che la scatola di vetro ci consegni
ombra di ombra
a quella di legno –
* Platone, Repubblica. VII, 514 a.
** Stelios Kazantzidis, cantante molto popolare in Grecia. Il verso in corsivo è tratto dalla sua canzone Il mondo di vetro.
Traduzione di Massimo Cazzulo
Da “Poesia” n. 298, novembre 2014. Crocetti Editore
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