Quattro soldi - Gianni Rodari
C’era una volta un bravo omino
che aveva tre soldi, tre soldi e un soldino
e faceva i suoi conti cosi:
“Due di pane, due di vino…
E la cicoria? E il fagiolino?
Su, proviamo a contare cosi:
due di pane e d’insalata,
due di vino… E la frittata?
Su, proviamo a contare cosi:
due per mangiare, due per bere…
E i bambini staranno a vedere?
Su, proviamo a contare cosi:
due per me, due per i figli…
E l’affitto, dove lo piglio?
Su, proviamo a contare cosi:
due per l’affitto, e bastano appena,
uno per il pranzo, uno per la cena…
E per le tasse? Proviamo cosi:
tre per loro, uno per noi…
Per oggi pazienza. E domani, poi?
Non va bene nemmeno cosi…”
Conta e riconta il bravo omino
i suoi tre soldi e il suo soldino,
li conta di qui, li conta di li,
li volta in su, li volta in giù,
son sempre quattro, non uno di più…
E la benzina? E la Tv?
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