3 settembre 2017

Una ragazza svizzera - Taslima Nasrin

Gunnar Berndtson - The Bride's Song
Una ragazza svizzera - Taslima Nasrin

Alla cena tutti
tenevano tra le mani
un bicchiere di champagne o di vino bianco.

Tutti in fila, quegli omoni si avvicinavano
per stringermi la mano e salutarmi.
Qualcuno veniva per ascoltare le mie esperienze,
come ero uscita viva dalla tana dei trogloditi.
Qualcuno veniva per avere il mio autografo,
qualcuno per guardarmi con occhi pieni di ammirazione,
qualcuno per baciarmi, qualcuno per offrirmi dei fiori.

In mezzo a tutto questo
si avvicinò una ragazza coi capelli d’oro.
Non tese la mano.
Non voleva ascoltare le mie tristi storie,
disse che era venuta
solo per piangere un po’ con me.
Ed io sentii che tutto il Bramhaputra
si stava sollevando nei miei occhi, erodendo
l’argine del mio cuore.

Io dell’oriente,
e lei, dell’occidente,
avevamo pene della stessa profondità.
Io ero scura, e lei rosa pallido,
ma i nostri dolori erano dello stesso blu.
Prima di piangere non avemmo bisogno
di sentire le nostre esperienze.
Le conoscevamo fin troppo bene.

Traduzione: Raffaella Marzano

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