Chersonesus - Crimea
Afrodite
del Mare Nero – Tony Harrison
Chersoneso, Crimea. Gli archeologi rimontano
ciottoli sparsi per ripristinare l’Afrodite
trovata sul Mar Nero l’anno della mia nascita,
il 1937, dal Prof. Belov di Kiev.
Un’Afrodite di ciottoli resi fatali come proiettili
scagliati da fervidi accusatori di adultere,
in sette così devote che maledicono ogni tipo di
accoppiamento,
e stabiliscono le dimensioni adatte per lapidare
così che le adultere che la dea aveva pungolato alla
lussuria
subiscano la morte trascinate fuori lentamente (come
meritano!)
e non prima di fiutare pietre delle dimensioni di
una granata,
come quelle che i Tauri lanciarono a Oreste,
bambino rovinato come sua sorella dalla disgrazia
della guerra di Troia
quando schiumò dalla bocca per le Furie che lo
abitavano
e lo portarono al tempio le cui rovine si trovavano
qui,
dove Artemide rese sua sorella sacerdotessa.
Il tempio sorgeva dove questi ciottoli abbondano,
prima che il suo marmo contribuisse a erigere
Sebastopoli
finché la guerra di Crimea poi la guerra mondiale la
rasero al suolo.
Il Mar Nero qui, tra la Russia e noi,
parte ‘ruggito stridulo’ parte ‘flusso e riflusso
torbido’
ma del moto del Bosforo e non della spiaggia di
Dover,
getta incapace di mosaici sulla riva
ciottoli come mele, albicocche, mandorle zuccherate
e continua a gettarne e a provocare abrasioni che li
riducono
troppo tondi per saltare sull’acqua ma perfetti
per l’ombelico, l’anca, il pube, i piccoli capezzoli
bruni
dell’Afrodite che abbiamo visto non del tutto
rimontata.
Ne faccio rimbalzare alcuni sul Mar Nero
con l’occhio che mira abbagliato da pozzi di luce
pomeridiana
che riverberano i porti sull’orizzonte russo.
Se le mie pietre ardenti potessero continuare a
saltare
arriverebbero in Georgia, sul Caspio, in
Afghanistan…
Dovrei solo lasciarle andare, tirate, riemerse,
ancora immerse
e abrase fino alle dimensioni degli insolenti
capezzoli marroni
come questi che il mantello giallo mezzo tolto
rivelano
della Afrodite assemblata dalla ghiaia rivierasca
del Mar Nero,
ghiaia piena di idee per santuari di qualsiasi dimensione,
manciate raccolte a caso di ciottoli modellabili.
Facciamo il bagno nel Mar Nero, poi ci prendiamo le
mani e corriamo,
solcando così tanti potenziali ciottoli generati
dalla schiuma,
devoti della dea che sfida i lapidatori.
traduzione di Giovanni
Greco
Da
“Poesia” n. 298, novembre 2014. Crocetti
Editore
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