Joachim Beuckelaer - Mercato del pesce
da Un mese con Montalbano – Andrea
Camilleri
L’arte della divinazione
(…)
Il preside
continuò imperterrito.
“Stamattina,
venendo qua a fare la denunzia, ho visto che sul portone del palazzo dove abito,
in alto a sinistra, c’è un buco che prima non c’era. Lì dev’essersi conficcato
il proiettile. Indaghino.”
E niscì.
“Tu lo sai
dove abita il preside Tamburello?” spiò il commissario a Fazio.
“Sissi.”
“Vai a dare
una taliàta a questo pirtùso nel portone e poi mi fai sapere. Aspetta, prima
telefona al liceo, ti fai passare il professore Cosentino e gli dici che oggi
dopopranzo, verso le cinco, lo voglio vedere”
Montalbano
tornò in ufficio alle quattro meno un quarto, canticchia appesantito da un
chilo e passa di misto pesce alla griglia, tanto fresco che aveva ripigliato a
nuotare dintra al suo stomaco.
“Per esserci,
il pirtùso c’è” riferì Fazio “ma è fresco fresco, il legno è vivo, non è
allordato da un proiettile, pare fatto con un temperino. E non c’è traccia di
pallottola. Mi sono fatta opinione.”
“Dilla.”
“Non penso
che al preside gli abbiano sparato. Siamo in tempo di Cannavilari, magari aqualche
picciottazzo gli è venuta la gana di garrusiare e gli ha tirato una castagnola
o un petardo.”
“Plausibile.
Ma come lo spieghi il pirtùso?”
“L’avrà
fatto il preside stesso, per far credere alle minchiate che è venuto a
contarle.”
La porta si
spalancò, sbatté contro il muro, Montalbano e Fazio sussultarono. Era
Catarella.
“Ci sarebbe
che c’è il prifissore Cosentinntino che dici che ci vorrebbe parlare personalmente
di pirsona.”
“Fallo
passare.”
Fazio niscì,
trasì Cosentino.
(…)
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