Autore sconosciuto – La città ideale, tempera su
tavola, 1480/90, 67,5x239,5. Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.
(La Città ideale di Urbino)
I soli occidui vestono i campi,
i canali, l'intera città,
di giacinto e d'oro;
s'addormenta il mondo
in una calma luminosità.
i canali, l'intera città,
di giacinto e d'oro;
s'addormenta il mondo
in una calma luminosità.
Charles Boudelaire –
L’invito al viaggio
La città del sole luminosa e armonica,
o una delle tante città di Calvino:
invisibili e reali come l’immaginazione.
Cielo e luce, sole e nuvole, marmo e
legno,
finestre archi colonne porte
scalinate,
prospettive portici bianco giallo
azzurro.
Sinfonia di sensazioni dove
immergersi
e divenire parte di un incorrotto
insieme:
ecco la Città Ideale, ecco la meta del
viaggio!
Laurana, Martini, Sangallo, Melozzo,
Piero, Leon Battista o ancora un
altro,
per questa perfezione di serenità;
deserta
solo perché tutta per ognuno di chi
osserva:
è l’agorà dei nostri desideri, è il
centro di Utopia.
La stessa perfezione a disposizione
nelle ottomila belle piazze della
nostra Italia,
culla del grandioso Rinascimento,
se se volessimo per una volta
cancellare traffico e degrado.
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