Andrew Wyeth - Spring evening
René Char -
Fogli d’Ipnos
A***
Da tanti anni sei l’amore mio,
il mio capogiro in così lunga attesa,
che nulla può invecchiare, raffreddare;
nemmeno ciò che aspettava la nostra morte,
o lentamente seppe combatterci,
nemmeno ciò che ci è estraneo,
e le mie eclissi e i miei ritorni.
Chiusa come un’imposta di bosso
un’estrema fortuna compatta
è la nostra catena di monti,
lo splendore che ci comprime.
Dico fortuna, o mia martellata;
ciascun di noi può ricevere
la parte di mistero dell’altro
senza spanderne il segreto;
e il dolore che viene d’altrove
trova alfine separazione
nella carne della nostra unità,
trova alfine il suo corso solare
nel cuore della nostra nuvolaglia
che squarcia e ricompone.
Dico fortuna così come sento.
Tu hai alzato la vetta
che la mia attesa dovrà superare
quando domani sparirà.
Traduzione di G. Caproni
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