Antonio Donghi - Donne per le scale (dettaglio), 1929 Olio su tela, cm. 155,5 x 111. Banca Monte dei Paschi di Siena
Insegnamenti - Amalia Gulglielminetti
Ma amore in schiavitù più non mi vuole.
Il despota gettò catena e sferza
e m'addottrina d'ilari parole.
– Quand'io v'incontro, – amabile egli scherza,
– la prima volta, molto vi torturo,
ma poco la seconda e men la terza.
L'antico male col recente io curo,
e il cuor v'agguerro sì che a poco a poco
possa affrontarmi, sempre più sicuro.
E poi ch'io osservo: – Assai perverso è il gioco, –
no, – ribatte – è saggezza salutare.
Quando il bimbo sentì l'ardor del fuoco,
molto di rado tornasi a bruciare.
Ma amore in schiavitù più non mi vuole.
Il despota gettò catena e sferza
e m'addottrina d'ilari parole.
– Quand'io v'incontro, – amabile egli scherza,
– la prima volta, molto vi torturo,
ma poco la seconda e men la terza.
L'antico male col recente io curo,
e il cuor v'agguerro sì che a poco a poco
possa affrontarmi, sempre più sicuro.
E poi ch'io osservo: – Assai perverso è il gioco, –
no, – ribatte – è saggezza salutare.
Quando il bimbo sentì l'ardor del fuoco,
molto di rado tornasi a bruciare.
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