Vertigine - Monica Martinelli
Difficile disporre le cose
nel pallottoliere dei miei pensieri.
Un cortile dove ruzzolano in asfissia,
pallottoline colorate o madrepore in formazione?
Distillati da un filtro poroso
- anche i micron si disperano –
girano in un mandrino mal calettato.
Bello essere computista della vita.
Graffiare senza ferire all’osso.
Predare dalle estremità al centro
sul filo equilibrista di parole inutili.
E se la vertigine smette
precipitare è la destinazione.
Serrare l’interruttore
per orientarsi al buio.
Riaccendo, e non c’è niente da vedere.
Difficile disporre le cose
nel pallottoliere dei miei pensieri.
Un cortile dove ruzzolano in asfissia,
pallottoline colorate o madrepore in formazione?
Distillati da un filtro poroso
- anche i micron si disperano –
girano in un mandrino mal calettato.
Bello essere computista della vita.
Graffiare senza ferire all’osso.
Predare dalle estremità al centro
sul filo equilibrista di parole inutili.
E se la vertigine smette
precipitare è la destinazione.
Serrare l’interruttore
per orientarsi al buio.
Riaccendo, e non c’è niente da vedere.
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