dipinto di Eric Bowman
Ascensione – Ernesto Ragazzoni
L'oceano
Fecondo, inesorabile
come il dolore umano,
io cullo nei miei vortici,
la perla e l'uragano.
L'orbe mi teme, io palpito,
mi gonfio, m'apro in atri
gorghi, accarezzo il libero
volo degli alabatri,
e in un eterno turbine
mordo la spiaggia e vo:
o rivi, io son l'oceano
chi pareggiar mi può?
Fecondo, inesorabile
come il dolore umano,
io cullo nei miei vortici,
la perla e l'uragano.
L'orbe mi teme, io palpito,
mi gonfio, m'apro in atri
gorghi, accarezzo il libero
volo degli alabatri,
e in un eterno turbine
mordo la spiaggia e vo:
o rivi, io son l'oceano
chi pareggiar mi può?
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