dipinto di Lucio Amitrano
L’amore dorme nel petto del poeta – Federico Garcia LorcaTu non capirai mai quanto ti amo
perché riposi in me e sei assopito.
Io ti nascondo piangendo, inseguito
dal penetrante ferro d’un richiamo.
Come astro o carne, norma che si brama
ormai trafigge il mio cuore ferito
e le parole fosche hanno scarnito
le ali del tuo spirito senz’anima.
La gente che salta nei giardini
spera il tuo corpo, e la mia agonia
Su cavalli di luci e verdi crini.
Ma continua a dormire, vita mia.
Senti il mio sangue rotto sui violini!
Guarda che ancora ci fanno la spia.
Traduzione di Valerio Nardoni
da Federico Garcia Lorca, Nuda canta la notte, a cura di Valerio Nardoni
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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