16 febbraio 2019

Corre la luce – Roberto Rossi Precerutti

dipinto di Steve Hanks
Corre la luce – Roberto Rossi Precerutti

Qui, corre liberamente la luce,
non ammette equivoci se sul foglio
il fianco sbilanciato dallo scoglio
di devozione o la tempia che cuce

insieme metalliche spine induce
un lamento come d'Arcadia: voglio
essere ancora tra i vivi, mi spoglio
di quest'acre nebbia da cui traluce

l'inanità precipitosa di una
suoneria - il carillon scioglie il suo polline
in cerchi ardenti... con rassegnazione
ora contemplo la nerastra schiuma
di una chioma fedele, i passi molli
orologi di nessuna ostensione.

Entrare in una vita non tua, quasi
sconosciuta, come se in quei misteri
quieto dimorasse Amore, o i sentieri
di vicine perdite e ombra invasi

fossero d’incomprensibile basica
luce: cosí, con nuova audacia ai neri
confini di un giorno morto, disperi
solo del tuo frutto tardivo, spasimo

di insorte dimenticate parole
a fermare i passi sopra affocati
tappeti, dietro finestre tremende –
sai che tutto, tutto si forma e splende
nell’aperto, nell’alto, o per stipati
piccoli inizi si consuma un sole.

Roberto Rossi Precerutti, La legge delle nubi (Crocetti 2012)

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