Domenico Gnoli, Shoe view from behind, 1967, Acrylic and sand on canvas, 100 x 70 cm, Private collection
da “Gli indifferenti” – Alberto Moravia
"Non ti
permetto" ella gridò improvvisamente, senza neppur saper lei perché,
coprendosi con le mani.
Il sorriso dell'uomo
scomparve: "Va bene" egli disse osservando attentamente la fanciulla:
"ti permetto di non permettere... tiralo fuori tu questo tesoro... e poi
leggilo ad alta voce."
Silenzio; Carla
guardava l'amante tra irresoluta e disorientata, intuiva che questa storia del
pezzo di carta incominciava ad irritarlo; lo si vedeva dagli occhi che erano
diventati duri; e si tormentava invano per sapere che cosa quel cartiglio che
le sue dita curiose tastavano potesse contenere; ma non lo tirò fuori, un po'
per un triste puntiglio (e se veramente fosse stato un segreto suo da non
confidarsi a nessuno?), un po' per una vaga intenzione di vedere come agisse
Leo quando la gelosia lo pungeva.
"E se io"
disse alfine in tono di sfida, posando le mani sulle ginocchia "se io non
volessi mostrartela questa lettera?"
"Ah! è una
lettera" esclamò Leo interessato e già inquieto "e di chi, se non ti
dispiace, di quale persona così importante da tenerla lì, proprio lì, e da non
potere lasciarla a casa?"
Ella lo guardò tra le
ciglia socchiuse, inchinando la sua grossa testa arruffata sopra la spalla
nuda: "Questo" rispose assumendo un atteggiamento capriccioso,
guardando in aria e tamburellando tranquillamente con le dita sopra le
ginocchia, "questo non te lo dico."
"È
capacissima" pensò Leo del tutto irritato, "capacissima di avere qualchedun
altro... capacissima." Si sollevò lentamente dal divano:
"Senti
Carla" disse scandendo le parole e piantandole addosso due occhi imperiosi
e indagatori: "io voglio assolutamente sapere di chi è questa
lettera."
Ella rise un poco,
divertita da questa gelosia; ma non cambiò la sua sdegnosa attitudine:
"Indovina" disse.
"Un uomo"
domandò Leo.
"Già" ella
commentò in tono canzonatorio; "già, sempre che non sia una donna."
Per impedirgli qualche gesto brusco teneva una mano sul petto; guardava in
aria; i suoi occhi voltati verso il soffitto pieno d'ombra si socchiudevano; si
sentiva stanca; avrebbe voluto piegare la testa su questo suo segreto che non
esisteva, e dormire.
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