Umberto Boccioni- Idolo moderno 1911
da La canzone del mendicante d'amore - Filippo Tommaso Marinetti
.... Poiché sono il mendicante affamato d'Ideale
che va lungo le spiagge
implorando baci e amore, per nutrirne il suo sogno!
Con cupidigia astiosa bramavo i gioielli del cielo
per abbellirne la tua nudità di regina...
e verso di te protendevo
i miei sguardi folli, insanguinati nell'ombra
come braccia scarnite di moribondo!...
Tutto parvemi ingigantito dall'ampiezza del sogno!
Campane rantolavano nel cielo
come bocche mostruose:
le bocche, forse, del Destino!... Campane
invisibili e selvagge
sembravano aprirsi su me, nel silenzio,
come abissi capovolti!...
che va lungo le spiagge
implorando baci e amore, per nutrirne il suo sogno!
Con cupidigia astiosa bramavo i gioielli del cielo
per abbellirne la tua nudità di regina...
e verso di te protendevo
i miei sguardi folli, insanguinati nell'ombra
come braccia scarnite di moribondo!...
Tutto parvemi ingigantito dall'ampiezza del sogno!
Campane rantolavano nel cielo
come bocche mostruose:
le bocche, forse, del Destino!... Campane
invisibili e selvagge
sembravano aprirsi su me, nel silenzio,
come abissi capovolti!...
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