Domenico Gnoli, Shoulder, 1969, Acrylic on canvas, 160 x 140 cm, Private collection
da “Gli indifferenti” – Alberto MoraviaElla voltò la testa: "No..." rispose "no, sono... contentissima... soltanto, mi capisci? bisogna che mi... abitui."
"Abituati... abituati" disse Leo con sicurezza; si avvicinò ancor più di quel che già non fosse a Carla: "Accidenti" pensava turbato ed eccitato, "che noia i preliminari." Le girò un braccio intorno alla vita; la fanciulla non parve accorgersene: "Che bel vestitino hai" incominciò Leo con voce carezzevole e sommessa: "Chi te lo ha fatto?... Che bella bambina sei., vedrai come si starà bene insieme: sarai la mia bambina, la sola bambina della mia vita, la mia graziosa bambina."
Tacque, sfiorò rapidamente con le labbra la mano, il braccio nudo di Carla, si fermò per un istante sul collo, attirò la grossa testa seria; si baciarono; si separarono: "Siediti qui" invitò l'uomo mostrando le sue ginocchia; Carla ubbidì con docilità; nel movimento ch'ella fece per assestarsi, la veste le discoprì le gambe, ma non venne riabbassata; questa noncuranza convinse definitivamente Leo della solidità della sua conquista.
"Che stanza c'è di là?" domandò la fanciulla additando l'altra porta del salotto.
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