Alfredo Protti (Nudo allo specchio, 1925
da La canzone del mendicante d'amore - Filippo Tommaso Marinetti Un gran muro s'ergea davanti a me,
implacabile e altero come la disperazione!
Aspettavo solo, e migliaia di stelle,
di stelle pazze sembravano sprizzare
dalle tue finestre,
come un vol di faville da una fornace d'oro!...
L'ombra tua dolce apparve nel cavo dei vetri,
simile a un'anima terrorizzata che s'agiti
entro pupille agonizzanti,
e tu per me divenisti una preda
delirante lassù, su la cima estrema
delle torri fastose del mio Sogno!...
L'Amore mio--denti lucenti e occhi adunchi--brandì
con un gran gesto le sue rosse spade
e barbaramente salì
verso il tuo tragico splendore.
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