Sonetti a Orfeo – Rainer Maria Rilke
2
XV
Oh bocca di fonte, generosa,
tu che parli l'Uno inestinguibile, puro,
tu maschera di marmo sul volto
fluente dell'acqua. E al fondo
l'origine degli acquedotti. Lontano,
dalle pendici dell'Appennino, lungo le tombe
ti sospingono parole della tua voce
che poi della nera vecchiezza del tuo mento
si riversano innanzi nella vasca.
E' quello l'orecchio che giace nel sonno,
l'orecchio di marmo dove tu parli in eterno.
Orecchio della terra. E lei con sé soltanto
così va discorrendo. Cali nell'acqua una brocca,
le sembra che tu la interrompa.
2
XV
Oh bocca di fonte, generosa,
tu che parli l'Uno inestinguibile, puro,
tu maschera di marmo sul volto
fluente dell'acqua. E al fondo
l'origine degli acquedotti. Lontano,
dalle pendici dell'Appennino, lungo le tombe
ti sospingono parole della tua voce
che poi della nera vecchiezza del tuo mento
si riversano innanzi nella vasca.
E' quello l'orecchio che giace nel sonno,
l'orecchio di marmo dove tu parli in eterno.
Orecchio della terra. E lei con sé soltanto
così va discorrendo. Cali nell'acqua una brocca,
le sembra che tu la interrompa.
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