VIRGINIA Ma ci vuole troppo tempo. A casa mia facciamo soffriggere un
poco di cipolla, poi ci mettiamo dentro pomodoro e carne e cuoce tutto
assieme.
ROSA E viene carne bollita col pomodoro e la cipolla. La
buonanima di mia madre diceva che per fare il ragù ci voleva la pazienza
di Giobbe. Il sabato sera si metteva in cucina con la cucchiaia in mano,
e non si muoveva da vicino alla casseruola nemmeno se l'uccidevano. Lei
usava o il «tiano» di terracotta o la casseruola di rame. L'alluminio
non esisteva proprio. Quando il sugo si era ristretto come diceva lei,
toglieva dalla casseruola il pezzo di carne di «annecchia» e lo metteva
in una sperlunga come si mette un neonato nella «connola», poi situava
la cucchiaia di legno sulla casseruola, in modo che il coperchio
rimaneva un poco sollevato, e allora se ne andava a letto, quando il
sugo aveva peppiato per quattro o cinque ore. Ma il ragù della signora
Piscopo andava per nominata.
VIRGINIA (compiacente) Certo, quando uno ci tiene passione.
ROSA E quello papà, se non trovava il ragù confessato e comunicato faceva rivoltare la casa.VIRGINIA Povera mamma vosta!
ROSA Ma era pure il tipo che ti dava soddisfazione. Venivano gli amici e
dicevano: «Signo', ma come lo fate questo ragù che fa uscire pazzo a
vostro marito? L'altra sera ci ha fatto una testa tanta "E il ragù di
mia moglie sotto, e il ragù di mia moglie sopra..."» e mammà tutta
contenta l'invitava; e quando se ne andavano dicevano: «Aveva ragione
vostro marito». E si facevano le croci.
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