14 luglio 2019

Presa da malinconia - Forough Farrokhzad

Rene Magritte, La clef des champs,1936
Presa da malinconia - Forough Farrokhzad

Magari fossi come l’autunno… magari,
io fossi come l’autunno.
Magari, come l’autunno silenziosa e malinconica
io fossi.
Ingiallirebbero una ad una le foglie delle mie speranze,
gelerebbe lento il sole dei miei occhi.

Colmo di dolore diverrebbe il cielo del mio petto,
improvvisa la tempesta d’angoscia coglierebbe
la mia anima.
Come pioggia tingerebbero la mia veste le lacrime,
ah… che meraviglia se fossi come l’autunno,
selvatica, amareggiata, sovrana dei colori.
Un poeta canterebbe nei miei occhi
i versi del cielo,
accanto al cuore innamorato la fiamma arderebbe,
nelle scintille accese da un dolore nascosto
la mia melodia…
come il suono della brezza spezzata
il profumo del male si spargerebbe nei cuori afflitti.
Davanti ai miei occhi il volto amaro
di un giovane inverno,
e alle mie spalle il fervore improvviso
di un’estate amorosa.
Questo è il mio petto, dove riposano l’angoscia, e il dolore,
l’amarezza.
Magari fossi come l’autunno… magari,
io fossi come l’autunno.

trad. Domenico Ingenito

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