da Afrodita - Isabel Allende
Alloro (Laurus nobilis).
Il capo degli eroi romani veniva cinto da foglie d’alloro, simbolo di virilità. La prossima volta che ballerai per l’amante fatti anche tu una corona di queste foglie sacre. Anche ridere è afrodisiaco. In cucina l’alloro si usa in moderate quantità, una foglia piccola o metà di una grande, perché ha un sapore molto forte e un po’ amaro;
Aneto (Anethum graveolens).
Si usa in foglie e in semi, soprattutto con il pesce. Nelle case scandinave è sempre presente a tavola. I semi aggiunti all’olio e all’aceto li aromatizzano delicatamente, mentre le foglie sono l’ideale per fare il solletico ai piedi;
Anice (Pimpinella anisum).
E’ una pianta dai fiori bianchi e dai semi piccoli e aromatici che viene usata nella preparazione di confetti, sciroppi, essenze, condimenti e liquori. E’ la base del Pernod, liquore in voga nell’Europa del XIX secolo, che, come l’assenzio, se bevuto in grandi quantità può provocare la pazzia e la morte. Non spaventarti, i semi non sono mortali. In molti paesi del Medio Oriente è usato per incitare all’amore gli sposini e per curare l’impotenza;
Basilico (Ocymum basilicum e Ocymum minimum).
Nel Sud Italia sa di pranzo della domenica. Le sue foglie aromatiche sono indispensabili in tutte le cucine che si rispettino. E’ più efficace da fresco - si aggiunge alla fine - ma nella preparazione di certi piatti si può anche usare secco. Nei culti antichi - e ancora oggi in quello vudù di Haiti - il basilico è associato alla fecondità e alla passione;
Borragine (Borrago officinalis).
Si usa per la preparazione di carne e di pesce e, fresca, nelle insalate. I mapuche cileni la usano come abortivo: preparano un infuso molto forte e ne bevono varie tazze al giorno fino a quando non sopraggiungono i crampi e gli spasmi che oltre all’interruzione della gravidanza provocano fantasie malvagie. Con moderazione e fortuna induce invece alla lussuria;
Cannella (Cynnamomum zeylanicum e Cynnamomum cassia).
Si estrae dalla corteccia dell’albero della cannella e si utilizza in stecche e in polvere, non solo nei dolci ma, in Asia e in Medio Oriente, anche con la carne e con diversi tipi di curry. E’ l’ingrediente tipico delle ricette di Natale. L’infuso di stecche di cannella è raccomandato per la cura dei disturbi mestruali e della gravidanza;
Cappero (Capparis spinosa).
Bocciolo piccolo e rotondo dal sapore molto forte che la natura ha creato come complemento perfetto del pesce. (Uno dei miei figli se ne infilò uno nel naso e per toglierlo fu necessario un intervento, esperienza antiafrodisiaca per definizione.);
Cardamomo (Elettaria cardamomum).
Può essere utilizzato in semi, che vanno tritati, o in polvere, che perde però rapidamente l’aroma. Nei paesi arabi viene aggiunto al caffè per arricchirne il sapore e stimolare la benevolenza tra gli amici. I semi si masticano per rinfrescare la bocca; ricordiamolo, uno dei peggiori nemici dell’erotismo è proprio l’alito cattivo. In alcuni riti tantrici simboleggia lo yoni, i genitali femminili;
Alloro (Laurus nobilis).
Il capo degli eroi romani veniva cinto da foglie d’alloro, simbolo di virilità. La prossima volta che ballerai per l’amante fatti anche tu una corona di queste foglie sacre. Anche ridere è afrodisiaco. In cucina l’alloro si usa in moderate quantità, una foglia piccola o metà di una grande, perché ha un sapore molto forte e un po’ amaro;
Aneto (Anethum graveolens).
Si usa in foglie e in semi, soprattutto con il pesce. Nelle case scandinave è sempre presente a tavola. I semi aggiunti all’olio e all’aceto li aromatizzano delicatamente, mentre le foglie sono l’ideale per fare il solletico ai piedi;
Anice (Pimpinella anisum).
E’ una pianta dai fiori bianchi e dai semi piccoli e aromatici che viene usata nella preparazione di confetti, sciroppi, essenze, condimenti e liquori. E’ la base del Pernod, liquore in voga nell’Europa del XIX secolo, che, come l’assenzio, se bevuto in grandi quantità può provocare la pazzia e la morte. Non spaventarti, i semi non sono mortali. In molti paesi del Medio Oriente è usato per incitare all’amore gli sposini e per curare l’impotenza;
Basilico (Ocymum basilicum e Ocymum minimum).
Nel Sud Italia sa di pranzo della domenica. Le sue foglie aromatiche sono indispensabili in tutte le cucine che si rispettino. E’ più efficace da fresco - si aggiunge alla fine - ma nella preparazione di certi piatti si può anche usare secco. Nei culti antichi - e ancora oggi in quello vudù di Haiti - il basilico è associato alla fecondità e alla passione;
Borragine (Borrago officinalis).
Si usa per la preparazione di carne e di pesce e, fresca, nelle insalate. I mapuche cileni la usano come abortivo: preparano un infuso molto forte e ne bevono varie tazze al giorno fino a quando non sopraggiungono i crampi e gli spasmi che oltre all’interruzione della gravidanza provocano fantasie malvagie. Con moderazione e fortuna induce invece alla lussuria;
Cannella (Cynnamomum zeylanicum e Cynnamomum cassia).
Si estrae dalla corteccia dell’albero della cannella e si utilizza in stecche e in polvere, non solo nei dolci ma, in Asia e in Medio Oriente, anche con la carne e con diversi tipi di curry. E’ l’ingrediente tipico delle ricette di Natale. L’infuso di stecche di cannella è raccomandato per la cura dei disturbi mestruali e della gravidanza;
Cappero (Capparis spinosa).
Bocciolo piccolo e rotondo dal sapore molto forte che la natura ha creato come complemento perfetto del pesce. (Uno dei miei figli se ne infilò uno nel naso e per toglierlo fu necessario un intervento, esperienza antiafrodisiaca per definizione.);
Cardamomo (Elettaria cardamomum).
Può essere utilizzato in semi, che vanno tritati, o in polvere, che perde però rapidamente l’aroma. Nei paesi arabi viene aggiunto al caffè per arricchirne il sapore e stimolare la benevolenza tra gli amici. I semi si masticano per rinfrescare la bocca; ricordiamolo, uno dei peggiori nemici dell’erotismo è proprio l’alito cattivo. In alcuni riti tantrici simboleggia lo yoni, i genitali femminili;
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