3 gennaio 2019

Esortazioni - Tirteo

dipinto di Fernando de Szyszlo
Esortazioni - Tirteo
Avanti! Siete stirpe di Eracle invincibile: coraggio dunque! Zeus non torce il collo. La massa non vi dia terrore, niente panico! Avanti contro il nemico, con lo scudo: vi sia in odio la vita, e amate le nere Chere della morte come raggio di sole. Ares, lacrimevole, tutto oscura: siete esperti della crudele guerra, siete stati con fuggiaschi e inseguitori, o giovani, e di entrambe le sorti siete sazi ormai. Quelli che, compatti, sanno coraggiosamente resistere in prima fila, corpo a corpo con il nemico, muoiono in pochi e salvano la truppa che li segue: quando gli uomini tremano muore la virtù. Nessuno potrebbe elencare tutti i mali che colgono chi accetta di subire la vergogna. È brutto trafiggere di spalle il nemico che fugge in battaglia: è una vergogna il cadavere disteso nella polvere, con la schiena trapassata dalla lancia. Suvvia, ognuno resista, divaricando
bene le gambe, piantato a terra con entrambi i piedi, mordendosi le labbra con i denti, proteggendo cosce, stinchi, petto e braccia nel ventre di un ampio scudo; ciascuno scuota nella destra la lancia omicida, muova sul capo il tremendo cimiero. Suvvia, ognuno agisca con forza e impari a far guerra, non se ne stia fuori tiro, coperto dallo scudo, ma corpo a corpo si getti, con la lancia o la spada, e distrugga il nemico; piede contro piede, scudo contro scudo, cimiero contro cimiero, elmo contro elmo, petto contro petto combatta in faccia al nemico, e colpisca con la lancia o la spada. E voi, gimneti, protetti dallo scudo scagliate da ogni parte grosse pietre, e colpite con le lance levigate, fermi al fianco degli opliti.

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