La tavola accanto – Costantino Kavafis
Avrà ventidue anni.
Ma sono certo che, quasi altrettanti
anni fa, l’ho goduto, io, quello stesso corpo.
Non è delirio erotico.
Or ora sono entrato:
di bere troppo non ho avuto tempo.
Io l’ho goduto, quello stesso corpo.
Non mi ricordo dove – e che vuol dire?
Oh, adesso sì! Alla tavola accanto s’è seduto:
ogni gesto ravviso. E, di là delle vesti,
nude rivedo le dilette membra.
Traduzione di Filippo Maria Pontani
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