opera di Kazimir Severinovič Malevič
da Critica dell'autocritica – Vladimir MajakovskijTutti
in braccio alla moda:
con slancio
o impuntandosi,
come un cane
che si morde la coda,
ognuno
si autocritica.
Lui stesso
il burocrate sovietico,
si picchia
il petto ministeriale:
I consigli
mi fanno
sempre piacere.
Criticate!
Io
non ho boria.
Ma...
quel brontolare
del giornale murale ...
Che senso c'è
a fare
il corrispondente operaio?
Scrivete
le vostre osservazioni
e inoltratele
per via gerarchica».
L'autocritico
sovietico imbecille
- così ragiona,
e tiranneggia:
«Io non sono
nemico
della critica.
Ma il corrispondente operaio
va seminando
sciocchezze.
(...)
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