Il
figlio vecchio, l’uomo senza storia,
l’orfano
che poteva essere il morto,
consuma
invano l’ampia casa vuota.
(fu
di noi due, è ormai della memoria.
È
di noi due). Sotto la dura sorte
cerca
smarrito l’uomo addolorato
la
voce che fu sua. Neanche un miracolo
è
singolare quanto è la morte.
Lo
braccheranno per sempre i ricordi
sacri
o banali che sono il destino
di
ciascuno di noi, quelle mortali
memorie
vaste come un continente.
Dio
o Chissà o Nessuno, non l’oblio
ti
chiedo ma la sua perenne immagine.
trad. Tommaso Scarano
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