Catherine Nolin - Resting gardner
a mo’ di dedica - Maria
do Rosário Pedreira
Custodisci
ora tu quello che io, improvvisamente, ho perso
forse per sempre – la casa e l’odore dei libri,
il dolce respiro del tempo, parole, il vero,
letti disfatti da qualche parte di mattina,
il rifugio di un corpo agitato nel suo sonno. Custodiscilo
forse per sempre – la casa e l’odore dei libri,
il dolce respiro del tempo, parole, il vero,
letti disfatti da qualche parte di mattina,
il rifugio di un corpo agitato nel suo sonno. Custodiscilo
serenamente
e senza fretta, come io non ho mai saputo.
E proteggilo da tutti gli inverni – dalle strade
di fango e dalle voci più fredde. Accarezza
le sue ferite lentamente, con le mani e le labbra,
perché mai sanguinino. E ascolta, di notte,
il suo respiro ardente e ansimante
nel succedersi cadenzato dei sogni, che è dove nasconde
E proteggilo da tutti gli inverni – dalle strade
di fango e dalle voci più fredde. Accarezza
le sue ferite lentamente, con le mani e le labbra,
perché mai sanguinino. E ascolta, di notte,
il suo respiro ardente e ansimante
nel succedersi cadenzato dei sogni, che è dove nasconde
i più nascosti timori e desideri.
Non
lasciare mai che si ascolti da solo nel suo parlare
prima di addormentarsi. E dopo attendi che,
nel buio della stanza, sia lui ad abbracciarti,
anche se non ti ha mai rivelato una sola volta che lo voleva.
prima di addormentarsi. E dopo attendi che,
nel buio della stanza, sia lui ad abbracciarti,
anche se non ti ha mai rivelato una sola volta che lo voleva.
Svegliati
prima e indugia a guardarlo nella luce azzurra
che i giorni portano alla casa quando sono tranquilli.
E non chiedergli niente di mattina – le mattine gli appartengono;
lascialo a innaffiare i fiori sul balcone ed esci,
attraversa la strada finché c’è ancora il sole. E cosi
ci sarà sempre il sole e per sempre lo terrai,
come per sempre l’avrò perso io, improvvisamente,
per non aver fatto cosi.
che i giorni portano alla casa quando sono tranquilli.
E non chiedergli niente di mattina – le mattine gli appartengono;
lascialo a innaffiare i fiori sul balcone ed esci,
attraversa la strada finché c’è ancora il sole. E cosi
ci sarà sempre il sole e per sempre lo terrai,
come per sempre l’avrò perso io, improvvisamente,
per non aver fatto cosi.
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