opera di Susan Ruiter
da Spaghetti all’assassina – Gabriella Genisi
A Marietta non ho raccontato niente della cena di ieri, mi ha mandato un paio di messaggi pieni di curiosità, ma con una giornata di fuoco come quella che ho avuto non è stato possibile risponderle, e non posso certo chiamarla adesso per chiedere consulenza su cosa indossare per mangiare la pizza con il commissario Centrone. Mi farebbe il terzo grado e non ho il tempo. Pazienza, vorrà dire che mi arrangerò.
La malinconia del giorno è andata via, insieme all’incazzatura con Antonio. In certi periodi prendo fuoco con più facilità, poi mi passa in mezza giornata. Saranno anche questi fiori azzurri poggiati sul tavolo in cucina, o forse Lorenzo con il suo invito inatteso. Cerco nell’armadio un vestito a fiori, mi arriccio i capelli con il ferro, mi passo il rossetto e lo smalto rosa. In fondo di questo si vive: di un incontro per strada che cambia tutto, del tempo davanti allo specchio provando vestiti e sorrisi prima di uscire, della felicità degli alberi, della musica e degli amici. Di sapere che insieme saremo più forti, più sicuri, forse anche più felici.
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