Alfredo Protti - Piumino [Figura allo specchio], olio su tela
Da Un amore – Dino Buzzati
Lui sta accoccolato alle sue spalle, contempla affascinato la faccia di lei nello specchio, la precisione delle mani, i movimenti delle labbra e della lingua negli sforzi dell’attenzione. Benché Laide tenga la schiena un poco curva, le tettine stanno su belle diritte e attente e il ventre non fa pieghe.
Antonio deve dominarsi per resistere. Non è il desiderio, è la rabbia. Pensa: ma lo farà apposta? Si diverte a eccitarmi e a umiliarmi? O semplicemente se ne frega di me? O tutte le due cose insieme? Sarebbe così naturale che in questa posizione, io l’abbracciassi dal di dietro, prendendole i seni in mano. Meglio di no. Figurarsi che storie. E io che me ne sto qui come un cretino a guardarla. Andassi di là, mi mettessi a leggere un libro, se non altro lei non si sentirebbe più tanto interessante, magari verrebbe a cercarmi.
Non ne sono capace.
«Ne ho quasi finita una» lei dice.
«Una cosa?»
«Una sopracciglia. Sarai contento spero. E quella destra la faccio più presto.»
«Perché più presto?»
«Non so, da questa parte ci lavoro meglio.»
Lui sta accoccolato alle sue spalle, contempla affascinato la faccia di lei nello specchio, la precisione delle mani, i movimenti delle labbra e della lingua negli sforzi dell’attenzione. Benché Laide tenga la schiena un poco curva, le tettine stanno su belle diritte e attente e il ventre non fa pieghe.
Antonio deve dominarsi per resistere. Non è il desiderio, è la rabbia. Pensa: ma lo farà apposta? Si diverte a eccitarmi e a umiliarmi? O semplicemente se ne frega di me? O tutte le due cose insieme? Sarebbe così naturale che in questa posizione, io l’abbracciassi dal di dietro, prendendole i seni in mano. Meglio di no. Figurarsi che storie. E io che me ne sto qui come un cretino a guardarla. Andassi di là, mi mettessi a leggere un libro, se non altro lei non si sentirebbe più tanto interessante, magari verrebbe a cercarmi.
Non ne sono capace.
«Ne ho quasi finita una» lei dice.
«Una cosa?»
«Una sopracciglia. Sarai contento spero. E quella destra la faccio più presto.»
«Perché più presto?»
«Non so, da questa parte ci lavoro meglio.»
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