Dipinto di Salvatore Fiume
Monologo - Francisca AguirrePenelope: ricordi
quello sforzo sempre smentito?
Ricordi quel lavoro
puntuale e minuzioso
e sempre così inutile?
Ricordi la tela sottile e misteriosa
che nemmeno tu potevi nominare
perché, con esitazione,
oggi era tattile e accessibile
e l’indomani inaudita?
Ricordi quella storia di orrore,
la tua pazienza di delinquente,
Penelope, ricordi?
Era un tessuto così impossibile come il tempo:
lo hai creato per coprire quelle tue ferite
e per rispondere alla miserabile eco
che batteva già non sai bene
se su di te o dentro te stessa.
Fu un manto di parole
inutili e dolci come lo sono
le belle consolazioni con le quali ora
mi rassicuri, Ulisse.
Trad. Roberta Truscia
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