10 settembre 2019

Un amore – Dino Buzzati

Un amore – Dino Buzzati

Entrato in ufficio trovò un appunto del telefonista: “Ha telefonato da Modena sua nipote Laide che la prega di andarla a prendere domani mattina presto a Modena, Albergo Moderno”.
Modena? Quanti chilometri? Neppure per un istante pensò di non andare. Poi gli venne in mente la sua modestissima automobile, la seicento ormai abbastanza scalcinata.
Cominciò ad architettare la fuga. Partire presto non era difficile, una sveglia anormale non poteva insospettire in casa, solo di sera liberarsi era difficile. Tutto stava nel poter tornare per le cinque, cinque e mezza per un impegno di lavoro. Certo una faticaccia.
Ma alla sera si trovò per caso a pranzo con Menotti, suo vecchio amico. Menotti aveva una macchina sportiva, aperta. Durante il pranzo, sicuro che l’altro con un pretesto qualsiasi gli avrebbe detto di no, gli chiese se il giorno dopo gli avrebbe prestato la spyder. Menotti non diede alla cosa la minima importanza. Sì, certo. Purché Dorigo fosse tornato alla sera.
L’idea di andare a prendere Laide in un’automobile scoperta, tipo sport, rinfrancò Antonio. Di queste stupidissime illusioni è fatta la nostra vita, in fondo.

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