Antonio Donghi - Lavandaie
Donne - Bejan MaturCon i loro tatuaggi viola
e i lividi di lutti interminabili
guardano ancora il fuoco
e fremono quando soffia il vento
con i loro seni piegati verso terra.
Portano legna incarbonita nelle loro mani
vecchia come neri calderoni arrugginiti,
le donne continuano il loro andirivieni
anche quando il fuoco s’incendia di rabbia
e le voci si moltiplicano
e il fuoco brucia incessantemente
ed estinguerlo è una seccatura.
Le donne con i seni rinsecchiti
pensano alla durezza del legno
che terranno nelle loro mani insolitamente sottili
e restano in silenzio,
è difficile indovinare la loro età quando se ne stanno zitte
hanno l'odore della terra quando gridano, invece.
Incapaci di ricordare dove indirizzare i loro sguardi
lasciano che i loro occhi riposino in terra
come nubi che non stanno sempre in cielo
si abbandonano alla terra
cordialmente e di tanto in tanto
trasudano fragranze.
Traduzione dall’inglese di Suat Karantay
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