foto di Dariusz Klimczak
Sotto la Pioggia - Eugenio Montale Un murmure; e la tua casa s’appanna
come nella bruma del ricordo –
e lacrima la palma ora che sordo
preme il disfacimento che ritiene
nell’afa delle serre anche le nude
speranze ed il pensiero che rimorde.
‘Por amor de la fiebre’... mi conduce
un vortice con te. Raggia vermiglia
una tenda, una finestra si rinchiude.
Sulla rampa materna ora cammina,
guscio d’uovo che va tra la fanghiglia,
poca vita tra sbatter d’ombra e luce.
Strideva Adiós muchachos, compañeros
de mi vida, il tuo disco dalla corte:
e m’è cara la maschera se ancora
di là dal mulinello della sorte
mi rimane il sobbalzo che riporta
al tuo sentiero.
Seguo i lucidi strosci e in fondo, a nembi,
il fumo strascicato d’una nave.
Si punteggia uno squarcio...
Per te intendo
ciò che osa la cicogna quando alzato
il volo dalla cuspide nebbiosa
rèmiga verso la Città del Capo.
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