Opera di Fernando Botero
da Dolce come il cioccolato - Laura Esquivel(…)
Mamma Elena ordinò a Tita di andare in cucina a prendere degli stuzzichini per offrirli agli ospiti. Pedro, che in quel momento passava di lì – e non per caso –, si offrì di aiutarla. Tita camminò frettolosamente verso la cucina, senza pronunciare una sola parola. La vicinanza di Pedro la rendeva molto nervosa. Entrò e prese rapidamente uno dei vassoi con i deliziosi stuzzichini che aspettavano pazientemente sul tavolo della cucina.
Fu un momento indimenticabile quando le loro mani si sfiorarono accidentalmente mentre tutt’e due cercavano, impacciati, di prendere nello stesso istante lo stesso vassoio.
Fu allora che Pedro le confessò il suo amore.
«Signorina Tita, vorrei approfittare del fatto che siamo soli per dirle che sono profondamente innamorato di lei. So che questa dichiarazione è sfrontata e precipitosa, ma è così difficile avvicinarla che ho deciso di farlo già questa sera. Le chiedo soltanto di dirmi se posso aspirare al suo amore».
«Non so che cosa risponderle; mi dia tempo per pensare».
«No, non potrei, ho bisogno di una risposta subito: l’amore non si pensa, si sente o non si sente. Io sono uomo di poche, ma sincere parole. Le giuro che avrà il mio amore per sempre. E lei? Anche lei prova lo stesso sentimento per me?».
«Sì!».
(…)
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